La prima volta che ti ho visto ti ho riconosciuto dall’odore. Ti ho guardato e mi sono immamorata di te.
Ti ho stretto forte tra le mie braccia e ho pensato che sarebbe stato così per sempre. Ti avrei protetto e tenuto al riparo dal mondo, bramoso di inghiottirti e farti suo. Quel mondo era diventato mio nemico.
Non volevo dividerti con nessuno, eri meravigliosamente mio, io ero tutto per te e tu eri tutto per me. Respiravamo all’unisono e ci addormentavamo guardandoci negli occhi.
La ragionevole consapevolezza della fine mi faceva assaporare ogni istante e mi rendeva orgogliosa dei nostri intimi momenti. Poi le mie braccia si sono aperte per farti spazio, non potevo più stringerti come avrei ancora voluto.
Ogni giorno scivolavi lentamente via da me. Dapprima con timore e delicatezza, quasi per non fartene accorgere, ma alla fine, non ce l’hai fatta a resistere e ti sei fatto catturare dalla vita. Mi hai chiesto di lasciarti andare, era giunto il momento, ed io l’ho fatto.
Ho spalancato le braccia e tu hai spiccato il volo, lasciandomi ferita a guardarti e a preoccuparmi per te, per il resto della mia vita.