Scrivo solo all’imbrunire, l’oscurità e la mia immancabile tazza di tè bollente, mi sono indispensabili perché mi permettono di rilassarmi e concentrarmi. Vi confesso che quando mi metto alla tastiera sono veramente felice e tutti i problemi della giornata svaniscono in un attimo, ci sono solo io e i miei personaggi che assumono sembianze reali diventando parte di me, in quel momento sono la mia famiglia.
Io stessa mi stupisco della sinergia che riesco a raggiungere con i protagonisti e di quanto sia poi per me doloroso lasciarli andare alla fine del racconto. Non ci crederete ma è quasi un lutto che devo elaborare e che supero solo iniziando un nuovo romanzo. Questo è il motivo che mi spinge a scrivere sempre e senza interruzione tra un racconto e l’altro.
Per assurdo a volte mi capita di pensare a come uno dei miei personaggi affronterebbe una certa situazione o un problema e ancora più assurdo è che spesso ho proprio da loro ottimi suggerimenti.
Non sono matta, tranquilli, sono solo innamorata delle mie “creature” immaginarie.