MI PRESENTO
Mi chiamo Roberta, ma per tutti sono semplicemente Roby.
Vivo nella grande Milano, ma vado orgogliosa delle mie origini venete.
Sono nata d’estate però prediligo l’inverno e, nelle giornate fredde e piovose, mi riscaldo con una buona tazza di tè, la mia bevanda preferita e insostituibile.
Mi riescono bene le torte e gli scherzi.
Quando sono triste mi metto in discussione e faccio buoni propositi, pianifico cambiamenti e progetto nuove esperienze. Così mi sento meglio e vado avanti. Quando invece sono serena mi godo tutto quello che viene e va bene così.
Il mio colore preferito è il giallo.
Vedo sempre il bicchiere mezzo pieno e adoro le risate in compagnia e lo Spritz.
Mi piacciono le persone schiette, quelle che vanno dritte al punto anche se, a volte, fanno male.
Dicono che sono un po’ permalosa e hanno ragione.
Ho fatto studi che non ho mai sposato fino in fondo: bilanci, dichiarazioni fiscali, che noia! Che errore! Ma non è mai troppo tardi per invertire la rotta. Ho cambiato lavoro e sono più felice.
La scrittura mi aiuta a elaborare la morte improvvisa dei miei genitori che erano speciali. Mi hanno mostrato l’Amore, me lo hanno fatto vivere, ho imparato da loro e l’ho messo in pratica. Il mio romanzo d’esordio Il sogno di Emma (che dà il nome al blog) è ispirato anche alla loro storia d’amore.
Questo è il mio blog, qui parlerò dei miei libri ma non solo. Condividerò pensieri, riflessioni, racconti e momenti di vita quotidiana.
Grazie a quelli di voi che vorranno seguirmi in questo percorso.
Doso ogni singola parola, grazia e leggerezza sono i miei obiettivi. Scrivo in sintesi, senza dilungarmi, mi concedo solo qualche orpello romantico. L’inquietudine e il rischio mi affascinano, così mi capita di inerpicarmi in strade meno battute e paludose, con il solo scopo di rimanere addosso, come un delicato profumo, al lettore più fedele. Scrivo molto velocemente, esattamente come mangio, per poi rileggere e correggere in un secondo tempo. Trovo questa fase una psicoanalisi molto efficace. Con il tempo scrivere è diventato più un’esigenza che una terapia. Scrivo per tutti e per nessuno, cercando di piacere ma senza convincere ad ogni costo, lasciando chiunque libero di abbandonarmi o farsi prendere di nuovo.
Il sogno di Emma 